Shop

Donnafugata – Chiarandà

31.50

Dal colore giallo paglierino, Chiarandà offre un bouquet intenso e complesso con note fruttate (mela gialla e pera), floreali (ginestra) ed eleganti sentori dati dal lungo affinamento (nocciole e fieno). In bocca è ampio e strutturato, con una piacevole trama sapida e minerale. Un bianco di lunga persistenza, ricco di sfumature e dal grande potenziale di invecchiamento. A tavola perfetto con aragosta, vellutata di verdure, pesci affumicati e quaglie arrosto. Ottimo a 11 – 13°C°

Descrizione

DONNAFUGATA – CHIARANDÀ

FORMATO: Bottiglia vetro 75cl

 

 

INTRO:

 

La Sicilia è una delle regioni con maggiore produzione vitivinicola in Italia, insieme al Veneto, l’Emilia-Romagna e la Puglia. Le tradizioni vitivinicole della Sicilia sono antichissime e risalgo ai tempi dei Fenici, dei Romani, dei Greci e degli Arabi.

La Sicilia vanta numerosi vitigni autoctoni quali frappato, nero d’Avola, inzolia, catarratto, nerello mascalese e nerello cappuccio, malvasia delle Lipari e moscato d’Alessandria (zibibbo, dall’arabo zibib che significa per l’appunto “una passa”).

In base al tipo di uva possiamo capire la zona di coltivazione delle varie viti sopra citate:

  • I vini moscati, Moscato di Siracusa e Moscato di Noto li troviamo nella zona del siracusano
  • I vini a base di Nero d’Avola, frappato e ceraselo di Vittoria DOCG vengono prodotti nella provincia di Ragusa
  • I vitigni grillo, grecanico, catarratto e inzolia sono i protagonisti della DOC Alcamo
  • La Malvasia delle Lipari famosissima delle Isole Eolie nel territorio messinese
  • Alle pendici dell’Etna, considerata “un’isola nell’isola” per via della caratteristica del terreno lavico e per il microclima che caratterizza questa zona, troviamo il Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, per vini rossi, rosati e spumanti e Catarratto e Carricante per vini bianchi. Da queste viti si producono i famosissimi Etna DOC.
  • Nella provincia di Caltanissetta si trova una delle DOC più recenti della Sicilia, la Riesi
  • Marsala è una DOC storica che prende il nome dall’omonimo comune in provincia di Trapani.
  • Sempre in provinica di Trapani si trova l’isola di Pantelleria, dove si produce il Passito di Pantelleria

 

 

DONNAFUGATA – CHIARANDÀ- SCHEDA TECNICA

 

DENOMINAZIONE: Chardonnay Contessa Entellina Doc Sicilia.
UVE: Chardonnay.
ZONA DI PRODUZIONE: Sicilia sud-occidentale, Tenuta di Contessa Entellina.
TERRENI E CLIMA: altitudine da 200 a 300 m s.l.m; orografia collinare; suoli franco-argillosi a reazione sub-alcalina (pH da 7,5 a 7,9) ricchi in elementi nutritivi (potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco) e calcare totale da 20 a 35%. Inverni miti; estati asciutte e ventilate con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.VIGNETO: allevamento a controspalliera con potatura a cordone speronato, lasciando da 6 a
8 gemme per pianta. Densità di 5.000 – 6.000 piante/ettaro, con rese di circa 50 -60 q.li/ha.
ANNATA: a Contessa Entellina dopo due annate poco piovose, in quella del 2018 si sono registrati 743 mm di pioggia, un dato che si colloca sopra la media* (667 mm) di questo territorio. Buona parte delle precipitazioni si sono distribuite in primavera; solo in alcuni appezzamenti vi sono state delle piogge intense in estate. La gestione integrata delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta, ispirata ad una viticoltura sostenibile, ha permesso di avere uve sane e ben mature. *media delle precipitazioni calcolata a partire dalla vendemmia 2003 e rilevata a Contessa Entellina dal SIAS, Servizio Agrometeorologico Siciliano; in questo territorio, i dati pluviometrici si riferiscono all’annata agraria intesa dall’1 ottobre al 30 settembre dell’anno successivo.
VENDEMMIA: La raccolta manuale dello Chardonnay in cassette con attenta selezione delle uve in vigna è stato raccolto nella prima decade di agosto.
VINIFICAZIONE: la fermentazione è svolta in acciaio alla temperatura di 16-17°C. Affinamento 8 mesi sul feccino nobile, parte in rovere (65%, barrique di primo e secondo passaggio) e parte in vasche di cemento (35%); infine in bottiglia per almeno 16 mesi.
DATI ANALITICI: alcol 13,02 % vol., acidità totale 5,6 g/l., pH: 3,23
NOTE DI DEGUSTAZIONE (15/09/2020): dal colore giallo paglierino, offre un bouquet intenso e complesso con note fruttate (mela gialla e pera), floreali (ginestra) ed eleganti sentori dati dal lungo affinamento (nocciole e fieno). In bocca è ampio e strutturato, con una piacevole trama sapida e minerale. Un bianco di lunga persistenza, ricco di sfumature e dal grande potenziale di invecchiamento.
LONGEVITÀ: oltre 15 anni.
CIBO & VINO: ideale con piatti di pesce, anche affumicati, e carni bianche; da provare con risotti, legumi e formaggi di media stagionatura. Servirlo in ampi calici di buona altezza. Ottimo a 11 – 13°C.
DIALOGO CON L’ARTE: nasce nel 1992 come Chiarandà del Merlo dal nome dei due vigneti in cui si producono le uve destinate alla sua produzione. Dopo 10 anni il nome si semplifica in Chiarandà e l’etichetta si arricchisce di una presenza femminile che ne racconta la complessità e la raffinatezza.
PRIMA ANNATA: 1992.

 

 

SCORPI DI PIÙ:

 

Per scoprire di più sui vini siciliani come il Chiarandà di Donnafugata, sui prodotti Torrisis e sulle tradizioni culinarie della Sicilia, vi consigliamo di visitare il nostro blog, ricco di articoli interessanti e travolgenti, che ne raccontano le molteplici sfaccettature. Nella sezione ricette troverete, poi, un’ampia varietà di indicazioni culinarie semplici e veloci ed ancora tante idee e consigli utili per utilizzare al meglio i nostri prodotti in cucina e garantirvi la realizzazione di piatti d’eccellenza.

Recensioni (0)

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Donnafugata – Chiarandà”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *