DOLCE EPIFANIA SICILIANA

  • Nella tradizione cristiana l’Epifania (termine che deriva dal greco e significa “manifestazione“) rievoca la visita dei Re Magi a Gesù Bambino. Dopo Natale e Capodanno, si chiude così il lungo periodo di ricorrenze che iniziano nel mese di dicembre. La data del 6 gennaio è un evento per grandi e piccini. Soprattutto nella notte tra il 5 e il 6, arriva la befana, una mitica figura che porta regali o carbone.

La leggenda narra che i Re Maggi, alla ricerca del bambino Gesù, si fermarono in prossimità di una casa, per chiedere indicazione per raggiungere Betlemme. La donna che aprì non seppe dare nessuna indicazione, allora i Re Maggi le chiesero di unirsi a loro. La donna rifiutò, ma dopo che i tre Re si incamminarono, decise di unirsi a loro per andare a trovare il bambino Gesù. Nonostante li cercasse da ore non riuscì a trovarli. Fermò allora ogni bambino per dargli un regalo, nella speranza che questo fosse Gesù Bambino. Per questo, ogni anno, continua a portare doni.

 Dolci dell’Epifania Siciliana

Tra le usanze dell’Epifania in Sicilia, non manca la classica calza da appendere, in modo che la befana la riempia. Per i bimbi più monelli, naturalmente, si prepara del carbone dolce, a base di zucchero, albume d’uovo e colorante alimentare, invece, per i più buoni e golosi, ci sono buccellati, frutta Martorana, biscotti di pasta frolla, frutta secca siciliana come pistacchio e mandorle, e torrone di mandorle e pistacchio di Sicilia.

Usanze siciliane dell’Epifania

  • Gratteri, in provincia di Palermo, la protagonista è ‘a Vecchia. Si dice abiti in una grotta, detta Grattara, che si trova nel monte di fronte al centro abitato. Avvolta in un lenzuolo bianco e a dorso di un asino si dirige, tra la gioia dei bambini ed il vociare degli adulti, verso l’abitato, dispensando durante il cammino regali, caramelle e i “turtigliuna”, dolci tipici locali a base di mandorle, noci, nocciole e frutta secca.
  • Messina, nel quartiere Bordonaro,  viene allestito “u pagghiaru”, formato da una pertica alta nove metri circa e rivestita di rami di corbezzoli, agrumi, ciambelle di pane azzimo e cotone.  Simboleggia un abete natalizio, sulla cui cima si trova una croce alta due metri, abbellita con frutta, nastri, ciambelle e forme di pane. Rappresenta il premio per i 14 partecipanti che la sera dell’Epifania, dopo la celebrazione della Santa Messa, si arrampicheranno per aggiudicarsela.
  • Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, si rappresenta l’arrivo dei Tre Re Magi,cui segue la processione del simulacro di Gesù Bambino.
  • Nei paesini della provincia di Palermo la cui popolazione è prevalentemente di origine albanese (Contessa Entellina, Mezzojuso e Piana degli Albanesi) la festa dell’Epifania è molto sentita. Qui i festeggiamenti si dividono tra la cerimonia religiosa nella Chiesa Madre e le rappresentazioni nelle piazze principali che simboleggiano il battesimo di Gesù.